Future Manager Italy Insights
Author: Future Manager Research Center
L’essere umano è per natura incline al cambiamento e al miglioramento di sé stesso. Questa voglia spasmodica di trasformazione va di pari passo con le innovazioni tecnologiche e, a tal proposito, chi meglio di un ingegnere può incarnare il ruolo dell’ “invisibile creatore” di tutto ciò che ci circonda? “Invisibili” non perché noi tutti non siamo a conoscenza della loro esistenza, bensì per il fatto che questi uomini e queste donne si celano frequentemente dietro ad altri grandi nomi, i quali tendono (spesso involontariamente) a prendersi la maggior parte dei meriti.
Tutti si ricorderanno di Alexander Fleming, colui che si associa alla rilevante scoperta della penicillina effettuata alla fine degli anni ’20 del Novecento. La maggior parte di noi però ignorerà sicuramente il fatto che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si ebbe la necessità di aumentare esponenzialmente la quantità di penicillina da fornire. Fleming, essendo un farmacologo e un biologo, non aveva fornito delle soluzioni per questa specifica necessità; ed è qui che entrò in gioco Margaret Hutchinson Rousseau. Il nome di questa donna non ha di certo ricevuto una risonanza pari a quella di Fleming, eppure ha il merito di aver sviluppato il processo di fermentazione in vasca profonda che ha consentito la produzione su larga scala di penicillina (garantendo ben 650 miliardi di dosi agli Alleati). Di esempi come questo ce ne sono molti, motivo per il quale risulta chiaro come l’apporto degli ingegneri sia, da sempre, cruciale per la nostra società. Partendo da Archimede, passando per Leonardo Da Vinci sino ad arrivare al più recente e stravagante Elon Musk, di certo sono innumerevoli sono gli ingegneri ai quali dobbiamo molto.
Interessante è vedere che esiste qualcuno che tiene particolarmente a riconoscere il valore di questi specialisti delle progettazioni, e questo qualcuno non è niente di meno che la regina di Inghilterra. Infatti, nel 2013 nel Regno Unito è stato istituito il QEPrize (Queen Elizabeth Prize for Engineering), che assegna un premio pari a 1 milione di sterline a chi ha realizzato il miglior progetto di ingegneria utile a tutta la comunità.
La speranza di tutti gli esperti del settore è che non si senta più parlare di ingegneri solo ed esclusivamente quando crolla un ponte o precipita un aereo, ma piuttosto che ci siano sempre più iniziative ammirevoli come quella ideata dalla Corona inglese.