Future Manager Italy Insights
Author: Future Manager Research Center
“Ve lo assicuro, non possono strangolarmi in un angolo buio” ha detto Anne Lauvergeon, il capo combattuto di una delle più grandi imprese nucleari francesi, quando le è stato detto che ad alcuni non sarebbe dispiaciuto strangolarla all’aperto. Lei si è appoggiata allo schienale e ha riso.
Conosciuta per la sua tenacia, è una delle dirigenti femminili più in vista in Europa e una delle mentalità più indipendenti, forse troppo per l’élite francese dominata dagli uomini. Nella sua carriera professionale troviamo di tutto tra alti e bassi, grandi successi e amari fallimenti, colpi da maestro e slittamenti incontrollati. Questo è probabilmente ciò che spiega perché di lei, alcuni possono essere entusiasti, elogiando la sua audacia e la sua intelligenza senza riserve, mentre altri la odiano e criticano il suo autoritarismo e il suo lato da “signora di ferro“.
Anne Lauvergon è nata il 2 agosto 1959 a Digione (nella Côte-d’Or), suo padre insegnava storia e sua madre era un’assistente sociale. Ha studiato alle scuole superiori Lakanal a Sceaux, Voltaire e La Source a Orléans, all’ École Normale Supérieure e all’ École Nationale Supérieure des Mines (ENSM) di Parigi. Laureata in scienze fisiche e ingegneristiche al Corps des Mines, negli anni ’80 ha ricoperto incarichi di responsabilità presso Usinor, CEA, Direzione Regionale per l’Industria e la Ricerca (Drire) Île-de -France, presso il Consiglio Generale delle Miniere e ha tenuto corsi all’ENSM di Parigi.
Durante il secondo mandato presidenziale di François Mitterrand (1990-91), è stata incaricata della missione per l’economia internazionale e il commercio estero. L’anno successivo nel giro di pochi mesi si vide proporre un duplice ruolo: vice-segretario generale e sherpa del presidente, con l’incarico di allestire summit internazionali come il G7.
Finita l’avventura all’Eliseo approdò alla banca Lazard, considerato il santuario del capitalismo d’Oltralpe. In questo ambiente Anne Lauvergeon non si sentiva a suo agio, turbata da quel mondo maschilista che la accompagnerà per tutta la sua carriera e con cui dovrà convivere e combattere.
Il ministro delle finanze Dominique Strauss-Kahn la spinge verso la conduzione della Compagnie Générale des Matériaux Nuclear (COGEMA), futura Areva NC di cui, nel giugno 1999, diventa CEO. Nel 2001 costruì dalla fusione di più società francesi Areva, azienda per la quale aveva aspirazioni globali. Dal 2001 al 2011 ha continuato ad essere alla guida di Areva, divenendo una delle più influenti e temute manager pubblici di Francia. Areva era impegnata in quasi tutti gli aspetti dell’energia nucleare, dall’estrazione mineraria e ingegneria alla costruzione e al riciclaggio. Al comando di Areva, Anne Lauvergeon ha incarnato per un intero decennio, l’industria nucleare francese, di cui tutti conoscono il peso reale e simbolico. Assumere la guida di un gigante del genere, in un settore così sensibile, porta un enorme potere, ma anche una grande responsabilità.
È soprattutto nel corso dei dodici anni in cui è a capo di Areva che Anne Lauvergeon sceglie, attraverso la sua condotta, di diventare il simbolo del potere femminile: il suo essere seducente ma allo stesso tempo inattaccabile dal punto di vista manageriale, irrita l’establishement francese su tutti i fronti. Quando i capi corporativi francesi si opponevano alle quote rosa e ostacolavano la parità di genere, Anne Lauvergeon voleva vedere più donne nei consigli di amministrazione, affermando:
“Ciò che conta davvero è cambiare i ruoli delle donne all’interno di tutte le aziende. Quando guardiamo i candidati con lo stesso livello di competenze, prenderemo la donna. Se vuoi essere nel settore energetico, devi riflettere le società così come sono. E la diversità è un valore aggiunto per vendere prodotti. “
Quando Nicolas Sarkozy ottenne la presidenza francese nel 2007, i dissapori tra quest’ultimo e Anna Lauvergon erano già ben noti. La prova di questo rapporto conflittuale si manifestò quando Sarkozy, nel 2011, rifiutò di rinnovarle il mandato alla guida di Areva, preferendo Luc Oursel a lei.
Si è parlato di lei come ministro dell’Industria, poi come numero uno della Banca pubblica d’investimento, oppure come presidente di France Télécom. È stata inoltre inserita per tre anni consecutivi (2008, 2009, 2010) dalla rivista Forbes nella lista delle donne più influenti del mondo. Incarichi disparati che in fondo dimostrano una sola cosa: Anne Lauvergon è l’esempio di come una donna possa fare tutto.
Nessuna donna in Francia ha ricoperto posizioni equivalenti, tuttavia per navigare e durare nella sfera politico-industriale dove le bugie, i tradimenti e i colpi bassi sono all’ordine del giorno, bisogna essere pronte a tutto. Di fronte a questo personaggio di Atomic Anne, come l’aveva soprannominata la stampa americana, un personaggio che lei stessa ha contribuito a plasmare, tutti sembrano obbligati a prendere una posizione: siamo a favore o contro. Amico o nemico. Non ci sono mezze misure.