Author: Future Manager Research Center

Negli ultimi mesi come non mai il tema dello smart working si è conquistato una posizione di rilevanza tanto sulle pagine dei giornali di business, quanto sulle bocche dei fruitori di quest’ultimi.

Sull’evidente e indiscutibile utilità di tale strumento di lavoro durante le settimane cruciali dell’epidemia COVID-19 sono tutti d’accordo, tuttavia la questione diventa più delicata se si pensa ad un possibile prolungamento a lungo termine ti tale metodologia lavorativa.

Molte aziende parlano addirittura di una proroga della loro attività di smart working che si arresterebbe non prima del 2021 inoltrato. Questa scelta potrebbe apparire insignificante per alcune categorie di lavoratori, ma se si pensa al mondo del business e del marketing qualcosa da obiettare sicuramente c’è.

Sottovalutare la potenza dei rapporti umani è un errore da che non deve essere commesso: si prenda come esempio un CEO a cui viene tolta la possibilità di tenere sotto controllo lo stato delle relazioni dei suoi collaboratori. Come può egli garantire in maniera pratica che l’ambiente che ha faticosamente creato seguiti ad essere produttivo ma, soprattutto, sereno? Fino a che punto può influire sfavorevolmente la totale mancanza di un incontro fisico tra individui?

Se così fosse consultarsi con un collega, reclutare nuovo personale o approcciarsi con un nuovo cliente sono azioni che dovranno fronteggiare e sottostare alle modalità e alle tempistiche del mondo virtuale. Per non parlare poi dell’altissimo rischio dell’abbassamento della produttività di un lavoratore, causata in primo luogo dal crescente numero di distrazioni che un telelavoro comporterebbe.

Queste sono solo poche delle possibili riflessioni su quanto l’ipotesi di un quasi esclusivo lavoro da remoto risulterebbe estremamente dannosa. Tuttavia, le asserzioni qui riportate non hanno come obiettivo quello di stigmatizzare chi sceglie di fare un ampio uso del lavoro a distanza, esse mirano solo a contenere questa frenesia dell’ultima ora, al fine di invitare gli accaniti fan del lavoro agile a riflettere su quale strategia sarebbe meglio adottare.