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Quello che dovresti sapere per fare affari in Malesia

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Author: Future Manager Research Center

La Malesia, uno dei Paesi leader dell’Asean, è una nazione che presenta un solido sistema finanziario e un’economia dinamica e in continua crescita, soprattutto dal punto di vista tecnologico. A riprova di questa crescita c’è la sua capitale, Kuala Lumpur, massima espressione della corsa al futuro del Paese. La Malesia si trova, inoltre, al dodicesimo posto al mondo nella lista della Banca Mondiale che valuta l’indice di “Facilità del fare affari.

Sebbene gli stranieri non siano autorizzati ad operare in alcuni ambiti o settori e abbiano anche limitate possibilità di possedere azioni, dare vita ad un’attività in Malesia non è un’impresa insormontabile. In molti casi, infatti, uno straniero è persino incoraggiato dal governo malese stesso ad avviare un progetto imprenditoriale.

La moneta locale è il Ringgit e gli istituti bancari del Paese sono moderni e ricchi di servizi che non hanno nulla da invidiare alle grandi banche occidentali. Ciononostante, una volta giunti in Malesia, moltissimi expat scelgono di mantenere un conto internazionale.

Se a preoccuparvi è il sistema sanitario, anche in questo senso la Malesia gode di un’ottima reputazione, possedendo un “Foreign Worker Hospitalisation and Surgical Insurance Scheme” (SKHPPA), volto a ridurre l’onere finanziario del datore di lavoro dei dipendenti stranieri in caso di ricovero ospedaliero dei propri expat.

Per queste ed altre ragioni, la Malesia può diventare un’ottima destinazione per un investimento.

Non bisogna però sottovalutare la forte connessione che lega il Paese al proprio patrimonio culturale. Nella gestione degli affari i malesi tendono a seguire regole e tradizioni particolari che possono rendere complessa la collaborazione con gli stranieri. Nei rapporti di lavoro è necessario attenersi a schemi prestabiliti che seguano le consuetudini malesi e rispettino la loro cultura aziendale in relazione alle gerarchie sociali.

Prima di tutto, in Malesia è molto importante il saluto, accompagnato da un sorriso, che viene considerato come un modo per mostrare rispetto verso l’interlocutore. La persona più anziana dev’essere la prima a ricevere il saluto e dev’essere trattata con onorificenza. Il saluto più comune è una stretta di mano, ma è assolutamente vietato che questo avvenga tra un uomo e una donna, che non possono in alcuna circostanza passare al contatto fisico. Un saluto più formale, tipico dei malesi musulmani, consiste invece nello stringere la mano destra della persona con entrambe le mani, fare poi un piccolo inchino e, infine, appoggiare la propria mano destra sul cuore.

Prima di iniziare a parlare di affari, i malesi gradiscono fare “small talk” (cfr. “Small Talk and Business Relations”) e, quindi, conversare in maniera socievole con il proprio interlocutore. Spesso, in questo contesto, essi tendono a fare domande riguardanti la vita privata della controparte, specialmente riguardo la sfera familiare e privata, con una particolare predilezione per coloro che, a loro volta, si dimostrano interessati all’argomento.

In merito allo stile comunicativo, i malesi tendono a preferire la comunicazione indiretta, sono molto diplomatici ed evitano di giudicare le idee altrui in maniera schietta. Proprio per questo, si aspettano che anche gli altri si comportino rispettosamente e che non assumano mai un atteggiamento aggressivo o indisponente.

Prima che si giunga ad una decisione, ogni persona potrà esprimere la propria opinione e le riunioni possono dunque durare a lungo ed è importante rimanere pazienti e non sollecitare gli interlocutori affinché si affrettino a concludere.

Prendendo questi piccoli accorgimenti e rispettando quindi gli usi e costumi di questo Paese, è possibile costruire relazioni personali con i malesi per sviluppare un rapporto di fiducia reciproca.