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Small Talk e Relazioni d’Affari

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Author: Future Manager Research Center

La comunicazione e la socialità sono alla base della vita umana. A chi non è mai capitato di intraprendere una conversazione occasionale o “di circostanza” con completi sconosciuti? Nel mondo attuale, fortemente interconnesso, sono frequenti le occasioni di interazione di questo tipo e prendono il nome di Small Talk.

Quando si parla di Small Talk, infatti, si fa riferimento a chiacchiere fatte con leggerezza su argomenti superficiali e non troppo intimi o riservati, come il tempo, gli hobby, lo sport, il cibo e così via.

Anche nel mondo del business si è insinuato sempre più questo stile comunicativo, soprattutto tra colleghi e partner di lavoro. Tuttavia, a causa di diversi retaggi culturali, in base alla provenienza del proprio interlocutore, non sempre è possibile socializzare allo stesso modo, soprattutto non sempre è consigliato l’utilizzo di questo “approccio”.

Ad esempio, negli Stati Uniti per instaurare una buona relazione d’affari e per prendere famigliarità col team di lavoro è molto comune lasciarsi andare a chiacchiere conviviali. Tuttavia, in Germania accade esattamente l’opposto: in molti casi, le relazioni devono essere coltivate col tempo e difficilmente un partner o un collega riuscirà fin da subito a cedere ad una conversazione, superficiale o profonda che sia, che vada al di là del contesto lavorativo. Possono volerci mesi, se non addirittura anni, per sviluppare un rapporto di vera fiducia con un tedesco, ma una volta instaurato un legame si rivela essere spesso duraturo e addirittura confidenziale.

Anche in Cina lo Small Talk non è particolarmente ben visto: i cinesi sono tendenzialmente cauti per quanto riguarda la condivisione di informazioni personali, specie se devono interfacciarsi con persone che non conoscono bene o che considerano come loro rivali. La logica che si nasconde dietro questa eccessiva riservatezza è la paura che tali informazioni possano essere utilizzate contro di loro e che, quindi, comportino uno svantaggio strategico.

Ci sono culture come quella giapponese, così come quella cinese, in cui il momento dello Small Talk è per lo più relegato al di fuori del contesto di lavoro: è abbastanza comune che queste conversazioni si svolgano a tarda notte davanti ad un bicchiere di birra o di liquore.

Sorge, dunque, una domanda lecita: come fare a stringere relazioni con clienti, colleghi o partner se non con lo Small Talk? La chiave è portare pazienza, ma soprattutto rispetto. Sviluppando relazioni con una prospettiva di lungo termine e coltivandole passo dopo passo, i risultati non tarderanno ad arrivare.

Oltretutto, un altro modo per fare breccia nel muro di quelle culture che non adottano lo stile comunicativo dello Small Talk, è quello di fare in modo di essere considerati come degni di fiducia e di rispettare i valori dell’ambiente lavorativo in cui si viene accolti.

Anche se lo Small Talk potrebbe non essere universalmente apprezzato, creare relazioni rimane comunque un aspetto fondamentale nel mondo del business. I manager di oggi ne sono consapevoli, perciò adattano il loro comportamento e le loro aspettative al fine di instaurare legami duraturi e proficui.